Sette modi di pregare per Israele

Teaching Legacy Letter
*First Published: 2023
*Last Updated: dicembre 2025
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Poco più di cento anni fa, Israele era un piccolo paese insignificante nella provincia dell'Impero Ottomano. Se alle persone di allora fosse stato detto che nel giro di un secolo Gerusalemme sarebbe stata al centro dell’attenzione e coinvolta nel conflitto mondiale, non ci avrebbero creduto. Questo è solo un semplice esempio della straordinaria accuratezza della profezia biblica. Quando arriva il momento stabilito da Dio, la Sua parola giunge a compimento.
Nel corso degli anni, molte persone hanno espresso il desiderio di pregare per Israele, ma non hanno saputo veramente come farlo. In questa lettera vi consiglierò sette modi in cui potete pregare per Israele e la situazione in Medio Oriente.
1. Entrare alla presenza di Dio con ringraziamento e lode
È sempre opportuno non cominciare con le suppliche, ma con il ringraziamento (cfr. Sal 100:4). Ringraziate il Signore per ciò che ha fatto, sta facendo e continuerà a fare per Israele. Dio ci ha dato un modello, attraverso le parole del Suo profeta, in Geremia 31:7:
Cantate di gioia per Giacobbe, e gridate tra i capi delle nazioni; Proclamate, lodate e dite: "O Signore, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele".
Notate le cinque azioni che il Signore ci incoraggia a compiere:
- Cantare
- Gridare
- Proclamare
- Lodare
- Pregare
Notate anche che la preghiera è contemplata per ultima.
Uno dei temi principali del nostro ringraziamento a Dio dovrebbe essere il Suo Patto di misericordia e fedeltà nel restaurare Israele. Da quanto ho capito, in questo momento storico la priorità principale per Dio è la restaurazione di Israele. Se consideriamo lo spazio concesso nella Bibbia a questo tema, troviamo numerosi capitoli che lo trattano. Inoltre, la Scrittura rende assolutamente chiaro che Gesù non tornerà finché gli ebrei non saranno stati ristabiliti in Israele.
C'è qualcuno nell'universo che odia e teme il pensiero del ritorno di Gesù più di ogni altra cosa: satana. Egli conosce sufficientemente la Scrittura per sapere che, se riesce a frustrare il ritorno degli ebrei nella loro terra e l'istituzione di Gerusalemme come loro capitale, Gesù non potrà tornare.
2. Pregate per la salvezza di Israele
Se doveste fare una sola preghiera, la migliore sarebbe quella di Paolo in Romani 10, versetto 1:
“Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per Israele è che possano essere salvati”.
Se non siete salvati, siete perduti: non esiste una via di mezzo tra queste due verità. La questione più importante, sia per un ebreo che per un gentile, è: ricevere la salvezza. Per questo motivo nutro alcune riserve riguardo a tutto l’entusiasmo per ciò che sta accadendo in Israele circa la restaurazione del popolo ebraico. A volte i cristiani maturi cominciano a pensare e ad agire come se la cosa importante sia essere ebrei. Non è così! Sia gli ebrei che i gentili devono essere salvati.
3. Pregate per il riversamento dello Spirito Santo su Israele
Quando pregate per Israele, non iniziate concentrandovi sulle questioni politiche. Dio spesso tollera situazioni che non approva; sta aspettando di vedere sorgere “il suo popolo speciale” (vedere Tito 2:11–14). L’unico potere che realizzerà questo obiettivo è quello invisibile dello Spirito Santo. Zaccaria 4:6 dice:
Questa è la parola del Signore a Zorobabele: “Non per forza né per potenza, ma per il mio spirito”, dice il Signore degli eserciti.
Se fosse solo una questione di forza o potere, Dio li possiede entrambi. Ma essi non sono sufficienti, al pari del potere militare, a compiere ciò che è necessario per cambiare il cuore di uomini e donne. L’unico che può farlo è lo Spirito Santo. Quindi la necessità primaria non è predicare il messaggio di Dio al popolo ebraico. Preghiamo, prima di tutto, affinché lo Spirito Santo cominci a muoversi sugli ebrei e a riportare i loro cuori a Lui.
“Allora guarderanno a me, a colui che hanno trafitto.” (Zaccaria 12:10)
4. Pregate per la messe dei gentili
Diamo un'occhiata a Romani 11:25, che dice questo:
“La cecità [o la durezza] in parte è accaduta in Israele finché non sarà entrata la pienezza dei Gentili. E così tutto Israele sarà salvato”.
Paolo sta dicendo che tutto Israele non sarà salvato finché ogni Gentile scelto da Dio non avrà fatto altrettanto. Se Israele ci sta veramente a cuore, questo deve portarci ad avere seri motivi per essere interessati anche alla salvezza dei Gentili.
5. Pregate per una leadership santa
La prossima richiesta che vorrei suggerirvi di rivolgere a Dio, consiste nella formazione, in Israele, di una leadership che faccia la Sua volontà, nel contesto politico, militare e spirituale, e che dia saggezza a quei leader che ora sono in carica, specialmente al Primo Ministro.
Ciò si riferisce anche ai confini del paese. Credo che potremmo pregare affinché Dio riporti Israele entro i confini che ha stabilito per loro in questo momento. Ecco cosa dichiara il Salmo 125, versetto 3:
“Lo scettro dell’iniquità non rimarrà sulla terra assegnata ai giusti”.
Ritengo che questa sia una base scritturale per pregare affinché Israele ritorni nella sua eredità stabilita da Dio.
6. Rimanete nei limiti della Parola di Dio
Molte preghiere espresse per gli ebrei sono basate sulle emozioni. Non penso che esse siano molto utili. Non chiedete a Dio di fare qualcosa che ha già detto che non farà, perché voi non potete cambiarLo.
Lasciate che vi faccia un esempio. In Matteo 24:20, Gesù, parlando della crisi che si svilupperà in Israele, dice ai suoi seguaci:
“Pregate affinché la vostra fuga non avvenga d'inverno o di sabato...”.
Ciò stabilisce parametri molto chiari. Non dice: “Pregate di non dover fuggire”, perché dovrete farlo. Ci sono solo due restrizioni per cui potete pregare:
- Che non dobbiate fuggire in inverno perché sarebbe una grande difficoltà.
- Perché non dobbiate fuggire di sabato.
Quindi pregate, fate proclami e liberate le Sue promesse nel destino d’Israele, in accordo con le Scritture. Ad esempio, possiamo pregare affinché il Signore faccia quanto segue:
- Mostri la Sua misericordia e il Suo favore verso Israele in questo tempo stabilito. (Salmo 102:13)
- Raduni Israele e lo custodisca come un pastore fa con il suo gregge. (Geremia 31:10)
- Che siano confusi e si ritirino tutti quelli che odiano Sion. (Salmo 129:5–6)
- Distrugga e divida le lingue di coloro che incitano alla violenza contro Israele. (Salmo 55:9)
- Annulli i consigli avversi delle nazioni e renda inutili i loro piani. (Salmo 33,8-12)
- Doni la pace a Gerusalemme (Salmo 122:6)
- Spinga i cuori del popolo d'Israele a confidare nel nome del Signore per la liberazione, non nei “carri e cavalli” della loro potenza militare. (Zaccaria 4:6)
7. Confessare i peccati
Il vero intercessore è colui che è venuto a confessare il peccato davanti al Signore. Il modello perfetto è quello stabilito da Daniele. Quando egli vide che era giunto il momento della restaurazione del suo popolo a Gerusalemme, si presentò davanti al Signore in preghiera. Sebbene fosse un uomo eccezionalmente giusto, si identificò con i peccati del suo popolo. Dice, in Daniele 9:5:
“Abbiamo peccato e commesso iniquità, abbiamo agito empiamente e ci siamo ribellati, anche allontanandoci dai Tuoi precetti e dai Tuoi giudizi”.
Allo stesso modo, dobbiamo identificarci con i peccati della nostra famiglia, della nostra eredità, della nostra cultura, della nostra nazione. I cristiani hanno molti peccati commessi contro gli ebrei da confessare, così come gli ebrei nei confronti dei gentili. Dubito che l'intercessione sarà pienamente efficace finché non sarà affrontato il problema del peccato non confessato.
Benedire ed essere benedetti
Quando si parla di Israele, pensate a Balaam, il profeta recalcitrante. Fu assunto per maledire Israele, ma sotto il potere di Dio finì per benedire Israele sempre di più. Infine, dice:
“Beato chi ti benedice e maledetto chi ti maledice” (Numeri 24:9)
Bisogna fare una scelta. Se benedirete Israele Dio vi benedirà, se lo maledirete, Egli vi maledirà. L'antisemitismo porta automaticamente la maledizione di Dio su un individuo, una comunità, una chiesa, una nazione o una civiltà.
Ho visto il governo britannico uscire vittorioso da due guerre mondiali, ma vivevo a Gerusalemme quando l'amministrazione britannica prese posizione contro la nascita dello Stato di Israele. Sapete che cos'è successo? Israele è sopravvissuto, ma l’Impero britannico no; si è disintegrato senza alcuna ragione politica evidente. Se volete essere benedetti, allora dovete benedire Israele.
(This teaching is taken from Update Message 16 and Derek Prince’s sermon How to Pray for Israel)

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