L’umanesimo: il precursore dell'Anticristo

Derek Prince
*First Published: 1994
*Last Updated: dicembre 2025
7 min read
“Poiché non stiamo combattendo contro persone fatte di carne e sangue, ma contro persone senza corpo, i malvagi governanti del mondo invisibile, quei potenti esseri satanici e grandi malvagi principi delle tenebre che governano questo mondo; e contro un gran numero di spiriti malvagi nel mondo degli spiriti”. (Efesini 6:12)
In the previous teaching letter, we considered the attributess of one who is fit to reign with Christ. This lesson is about the need to recognise the spiritual nature of the battle.
Come seguaci di Gesù Cristo, ci troviamo coinvolti in un conflitto che coinvolge sia il Cielo che la Terra. Le forze che ci confrontano sono “persone senza corpo”: potenze spirituali malvagie nel regno invisibile, che si oppongono a tutta la vera giustizia e cercano di stabilire il dominio di satana sul mondo intero.
La nostra responsabilità in questo conflitto è unica, perché Cristo ha affidato solo a noi la rivelazione spirituale e le armi che possono darci la vittoria. I governi e gli eserciti di questo mondo, che operano esclusivamente sul piano naturale, non comprendono la natura di questo conflitto e non hanno il potere di affrontare le forze sataniche nei cieli. Al contrario, senza rendersene conto, essi stessi sono manipolati e controllati da queste forze.
Un requisito essenziale per la vittoria consiste nell’identificare la natura delle potenze che sono all’opera in una specifica situazione. Negli ultimi mesi, mentre meditavo sugli sviluppi nel mondo, in particolare negli Stati Uniti e in Israele, credo che Dio mi abbia mostrato l'identità dei poteri malvagi e ingannevoli che satana intende usare, per portare a termine i suoi scopi alla fine del quest’epoca. Li possiamo identificare nell’umanesimo.
Avevo sempre pensato ad esso come ad un errore relativamente innocuo. Quando consultai un dizionario però, rimasi spiazzato dalla sua definizione:
“La negazione di qualsiasi potere o valore morale superiore a quello dell'umanità; il rifiuto della religione a favore di una fede nel progresso dell'umanità, attraverso i suoi stessi sforzi.”
Compresi, quindi, che l'umanesimo non è spiritualmente neutrale. Al contrario, è una deliberata negazione ed un rifiuto del potere e dell'autorità di Dio: una religione antireligiosa. Per questo motivo può essere, e spesso lo è, insegnato nei sistemi educativi, come, ad esempio, negli Stati Uniti, che proibiscono l'insegnamento della religione nel suo significato tradizionale.
Decisi di ripercorrere l'umanesimo attraverso la storia, a partire dal sogno di Nabucodonosor di una figura con la testa d'oro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di bronzo e le gambe di ferro. Daniele lo interpretò come una prefigurazione di quattro imperi dei Gentili che sarebbero sorti in successione. La testa rappresentava Babilonia; il petto e le braccia l’impero Medo-Persiano; il ventre e le cosce la Grecia; mentre le gambe simboleggiavano Roma (Dan. 2:31–40).
Mi rimase impresso un fattore chiave: gli organi riproduttivi si trovavano nell'area identificata con la Grecia. Con il mio bagaglio di filosofia greca, questo fatto mi apparve particolarmente chiaro. Mi resi conto che era la Grecia, più di ogni altro impero, attraverso la sua filosofia, si era riprodotta nelle culture successive.
Due dei primi filosofi greci di cui si ha traccia sono Eraclito e Protagora. Tre delle loro massime, tramandate fino a noi, affermano che:
- "Tutte le cose scorrono"
- "Non si può mai entrare due volte nello stesso fiume"
- “L'uomo è la misura di tutte le cose”
È sorprendente come queste tre affermazioni riassumano l'essenza dell'umanesimo. Asseriscono che tutto è relativo; che non ci sono assoluti morali o giuridici e che l'uomo è la massima autorità nell'universo.
Non rientra nello scopo di questa lettera analizzare come questo pensiero abbia plasmato, prima, i concetti dell’Europa, e poi, attraverso di essa, quelli della ‘civiltà’ contemporanea. I greci idolatravano la mente umana ed il concetto di Dio, per Aristotele, era quello di una mente perfetta che contemplava se stessa, perché niente di meno era degno della sua contemplazione. Da questo si è sviluppata l'intera filosofia del razionalismo.
Oltre alla filosofia, un altro elemento fondamentale della cultura greca era l’enfasi posta sulle gare atletiche. I loro giochi olimpici rappresentavano quella che era, di fatto, un'idolatria delle prodezze atletiche, che è tornata in auge nel nostro secolo; i programmi televisivi più seguiti oggi sono le grandi gare sportive internazionali.
I Greci tendevano anche a sminuire il rapporto matrimoniale tra un uomo e una donna e a considerare la relazione omosessuale tra due uomini come più ‘intellettualmente appagante’. Nella loro statuaria, la forma maschile idealizzata era solitamente presentata nuda, mentre la donna era avvolta in una qualche forma di tunica.
I cosiddetti ‘dei’ della Grecia mostravano tutti i difetti morali dell'umanità: lussuria, immoralità, gelosia, vendetta e inganno: una totale assenza, infatti, di qualsiasi codice morale vincolante. Questo lasciava l'uomo libero di essere il dio di se stesso e di stabilire il proprio codice morale. Dopotutto, non ci si può aspettare che un popolo viva secondo principi che siano al di sopra del livello dei propri dei.
Tutti gli effetti dell'umanesimo greco sono stati sempre più evidenti nella nostra cultura occidentale, nel corso del secolo attuale. Nel 1992, tuttavia, lo spirito dell'umanesimo ha lanciato una nuova, grande offensiva sia contro gli Stati Uniti che contro Israele. Quasi contemporaneamente, una nuvola di densa oscurità spirituale è scesa su entrambe le nazioni.
Nelle elezioni nazionali di quell'anno, la forza spirituale che portò al potere sia l'amministrazione Clinton negli Stati Uniti, che la Coalizione laburista in Israele, fu palesemente e puramente l’umanesimo. Entrambe le amministrazioni rappresentavano un aperto e deliberato rifiuto delle giuste leggi di Dio e dei patti che Egli ha stipulato con l'uomo, prima attraverso Mosè e poi Gesù Cristo. Hanno dimostrato che, portato all’estremo, l’umanesimo crederà a tutto tranne che alla verità e tollererà tutto ciò che non è retto.
Questa esaltazione dell'uomo è la forza che, alla fine, darà origine all'anticristo, il cui nome è il numero dell'uomo (Ap 13:18), l'uomo dell'illegalità, che si oppone e si esalta al di sopra di tutto che è chiamato Dio o che viene adorato, e che si è persino insediato nel tempio di Dio, proclamandosi dio (2 Tessalonicesi 2:3–4).
La Scrittura rivela che egli porterà sotto il suo dominio tutti coloro che hanno rifiutato l'amore per la verità. Per questo motivo, Dio manderà loro un potente inganno perché credano alla menzogna, quella originale, con la quale satana ha ingannato i nostri progenitori: “Sarete come Dio...” o “come dei". Questa esaltazione dell'uomo al posto di Dio darà inizio alla ‘grande tribolazione’, un periodo di sofferenza mondiale così terribile che supererà persino l'olocausto della Seconda Guerra mondiale (1939-1945). (Matteo 24:21-22).
Prima di questo periodo finale di tribolazione, tuttavia, Dio ha ancora propositi eccezionali da realizzare sia per Israele che per la Chiesa. Un raccolto di misericordia precederà quello del giudizio. La preparazione di Dio per questo momento è rivelata in Zaccaria 9:13: "Io solleverò i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Grecia...".
I ‘figli della Grecia’ sono coloro che abbracceranno l'inganno dell'umanesimo, mentre i "figli di Sion" saranno quelli che prenderanno posizione sull'infallibile Parola di Dio, sostenendo sia le sue promesse che i suoi patti, e saranno tratti sia dall'Israele naturale che dalla Chiesa professante. Di loro si dirà: "L'hanno vinto [satana] per mezzo del sangue dell'Agnello e della parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino alla morte". Saranno persone con una priorità assoluta; per loro, fare la volontà di Dio sarà più importante della vita stessa.
Di fronte a questa sfida, ognuno di noi deve chiedersi: “Sono pronto a prendere posizione come uno dei figli di Sion?”.
Dal punto di vista numerico, le forze dell’umanesimo sono in netto vantaggio; tuttavia, possiamo prendere coraggio dall'esempio di Asa, re di Giuda. Di fronte all'invasione di un esercito prepotentemente superiore nei suoi numeri, la sua preghiera disperata trasformò una sicura sconfitta in una vittoria totale. Per noi oggi, la sua preghiera fornisce un modello meraviglioso con cui contrastare le forze auto esaltanti dell'umanesimo.
“Signore, non c'è nessuno come te che aiuti i deboli contro i potenti. Aiutaci, o Signore nostro Dio, perché noi confidiamo in te, e nel tuo nome siamo venuti contro questo vasto esercito. O Signore, tu sei il nostro Dio; non lasciare che l'uomo prevalga contro di te. (2 Cron. 14:11, NIV)
Uniti, prendiamo posizione in preghiera!
Codice: TL-L003-100-ITA